
Disturbi di Personalità
I disturbi di personalità costituiscono un insieme di condizioni caratterizzate da modalità di percezione, pensiero, emozione e comportamento stabili ma rigide e pervasive, che si manifestano in diversi contesti e creano disagio significativo o compromissione del funzionamento sociale, lavorativo e interpersonale. Questi disturbi emergono tipicamente nell’adolescenza o nella prima età adulta e riflettono schemi relazionali e di coping che la persona ha consolidato nel tempo, risultando difficili da modificare senza interventi mirati. Tra i disturbi più studiati e discussi vi sono il Disturbo Borderline di Personalità (DBP), il Disturbo Dipendente di Personalità, il Disturbo Evitante di Personalità, il Disturbo Ossessivo-Compulsivo di Personalità e il Disturbo Narcisistico di Personalità, sulle quali ci soffermeremo con maggiore dettaglio, ma esistono anche altre forme, che pur essendo meno frequenti o meno discusse, hanno un impatto importante sulla vita delle persone che ne sono affette.
Il Disturbo Borderline di Personalità è caratterizzato da instabilità emotiva marcata, difficoltà nella regolazione degli affetti, immagine di sé fluttuante e relazioni interpersonali intense e instabili. Le persone con DBP temono l’abbandono reale o percepito e oscillano tra idealizzazione e svalutazione degli altri, mostrando comportamenti impulsivi che possono includere autolesionismo, abuso di sostanze o atti di rabbia esplosiva. L’umore è estremamente labile, passando rapidamente da tristezza profonda a irritabilità o ansia intensa, e il senso di sé può variare da sentimenti di vuoto e inadeguatezza a momentanei picchi di autostima. Le relazioni interpersonali sono spesso drammatiche, segnate da conflitti e difficoltà di fiducia. La psicoterapia rappresenta il trattamento centrale, con approcci strutturati come la Dialectical Behavior Therapy (DBT), la Mentalization-Based Therapy (MBT) o la Schema Therapy, volti a sviluppare capacità di regolazione emotiva, consapevolezza di sé e stabilità relazionale.
Il Disturbo Dipendente di Personalità è caratterizzato da un bisogno pervasivo di essere accuditi, comportamenti sottomessi e difficoltà a prendere decisioni autonome. Le persone con questo disturbo cercano costantemente rassicurazioni, evitano conflitti e sacrificano i propri bisogni pur di mantenere relazioni significative, limitando la propria autonomia e rendendosi vulnerabili a relazioni manipolative o sfruttanti. La psicoterapia si concentra sul rafforzamento dell’autonomia, della stima di sé e delle capacità di assertività, incoraggiando la persona a sviluppare strategie di coping più indipendenti e adattive.
Il Disturbo Evitante di Personalità si manifesta con timore intenso di rifiuto, critica o umiliazione, portando a evitare attività sociali, lavorative o relazionali potenzialmente gratificanti. L’ansia anticipatoria è costante, creando isolamento, sentimenti di inadeguatezza e bassa autostima. L’intervento psicoterapeutico, spesso di tipo cognitivo-comportamentale, mira a modificare schemi di pensiero negativi, incrementare fiducia in sé stessi e promuovere esperienze graduali di esposizione sociale.
Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo di Personalità non va confuso con il DOC; si caratterizza per rigidità, perfezionismo, attenzione eccessiva ai dettagli, regole e controllo, che interferiscono con flessibilità, efficienza e rapporti interpersonali. Le persone con questo disturbo pianificano minuziosamente, mostrano rigidità morale o etica e difficoltà a delegare. La psicoterapia si concentra sulla riduzione della rigidità cognitiva e comportamentale, sull’incremento della flessibilità e sulla gestione dello stress.
Il Disturbo Narcisistico di Personalità si manifesta con senso grandioso di sé, bisogno di ammirazione e mancanza di empatia. Può presentarsi nella forma overt, dove l’individuo appare arrogante, dominante e visibilmente egocentrico, o nella forma covert, più nascosta, caratterizzata da vulnerabilità emotiva, ipersensibilità alla critica, sentimenti di inadeguatezza e risentimento latente. Entrambe le forme condividono la necessità di conferme esterne per sostenere l’autostima, ma mentre l’overt maschera insicurezze con arroganza e controllo, il covert esprime fragilità attraverso ritrosia, passività o comportamenti indiretti. La psicoterapia punta a sviluppare consapevolezza delle proprie emozioni, empatia e relazioni autentiche, oltre alla gestione della vulnerabilità interna.
Oltre a questi, il Disturbo Paranoide di Personalità si caratterizza per sfiducia e sospettosità pervasive verso gli altri, interpretando le azioni altrui come malevoli; il Disturbo Schizoide di Personalità si manifesta con distacco dalle relazioni sociali e limitata espressività emotiva; il Disturbo Schizotipico di Personalità include anomalie nel pensiero, percezioni eccentriche e disagio marcato nelle relazioni sociali; il Disturbo Istrionico di Personalità è caratterizzato da emotività eccessiva, ricerca di attenzione e comportamenti seduttivi; il Disturbo Antisociale di Personalità implica disregolazione comportamentale persistente, violazione dei diritti altrui, impulsività e mancanza di rimorso.
In sintesi, i disturbi di personalità rappresentano schemi durevoli e maladattivi che interferiscono con il funzionamento globale dell’individuo. L’intervento psicoterapeutico è generalmente la strategia principale, con l’obiettivo di aumentare la flessibilità, migliorare la regolazione emotiva, promuovere autonomie adattive e facilitare relazioni interpersonali più funzionali, riconoscendo la complessità e la persistenza di questi tratti nel tempo.